Storie e Leggende Ancestrali di Carlita sul Lago di Garda

La Leggenda primordiale femminile sulla Via del Fiore Rosso

Mentre lo sguardo raggiunge, in mezzo al Lago di Garda, lo spirito contemplativo degli eremiti francescani della prima metà del Duecento, tra scalette e stretti sentieri, un boschetto di pini e cipressi, l’acqua verde smeraldo con piante palustri, radici aeree, fioriture di rose, iris, lavande e il paesaggio tropicale di agavi, cycas e le grandiose palme delle Canarie, quella è l’Isola del Garda, un angolo di paradiso dov’è sempre primavera, così come ha ben descritto la mia cara amica Claudia Farina.

Quest’isola sul Lago di Garda lunga e stretta come una nave, dimora di frati, aristocratici, generali napoleonici, artisti e letterati è il luogo giusto per la Donna che vuole ritrovare il Fiore Rosso e la sua Leggenda. Qui con Carlita Moon Mother sei immersa in un’altra dimensione temporale perchè è l’Isola delle Donne e degli ispirati.

L’approdo in un paradiso perduto e ritrovato, lungo millenni di storia. Qui il femminile può saggiarne la potenza sapienziale, mettere un fiore rosso tra i capelli o indossare un capo d’abbigliamento rosso e danzare sotto la guida di Carlita Moon Mother, per rievocare una intuitiva devozione alle energie che confluiscono sull’isola del Garda dal Monte Baldo, dalla penisola di Sirmione, da Salò e da Riva del Garda, che la danza, la musica, il congiungimento delle mani fanno assorbire nell’intimità di chi sa ascoltare.

Ecco il prato con casetta delle fate, il luogo dove meditare con la potenza leggendaria del “Fiore Rosso”, radicato nel Garda come antica sapienza trasmessa per via femminile.  E’ una laica, intuitiva devozione alle forti energie che confluiscono sull’isola dal Monte Baldo, dalla penisola di Sirmione, da Salò e da Riva del Garda, che la danza, la musica, il congiungimento delle mani fanno assorbire nell’intimità di chi sa ascoltare.

Così narra la Leggenda femminile sulla Via del Fiore Rosso all’Isola del Garda

La Voce Narrante è di Alice Ferrigato

“Tanti millenni fa quattro forze della natura si incontrarono nel lago di Garda e unirono le loro energie per dare vita ad una splendida creatura: il Fiore Rosso. Dalla profondità del bosco fu richiamata l’acqua che confluì nella cascata della Madonna del Rio a Salò; dal Monte Baldo fu chiamato il Fuoco che animò Campo di Brenzone; dalla penisola di Sirmione fu chiamato il Vento; dal monte Brione a Riva del Garda fu chiamata la Terra, e fu chiesto ai quattro elementi della natura un consiglio. Loro prepararono un antico rimedio da dare ad ogni fanciulla al momento della nascita, per ricordarle che l’essenza dell’amore e della grazia femminile risiede nel proprio fiore“.

Questa credenza si tramanda di madre in figlia sul lago di Garda, per chi vuole intendere e ritrovare il Fiore Rosso e la sua Leggenda, con Carlita Moon Mother

Proprio quelli sono luoghi dello Spirito ad alta velocità vibrazionale, conosciuti come “sacri” e “magici”, collegati all’acqua, al suono e agli elementi della natura.

Chi non ha fatto l’esperienza di avvertire particolari sensazioni come l’apertura del cuore e della mente immersi in un paesaggio, o dentro un tempio, una piramide, una chiesa? C’è una saggezza femminile ancestrale nel Fiore Rosso fatto di suoni, forme, sensazioni e sensibilità, occhi luminosi che incrociano altri occhi, orecchie sintonizzate sul canto antico delle generazioni passate. Quel fiore sta nella regione del Benàco, in lingua celtica Benacus, che significa “dai molti promontori”, in riferimento ai monti che cingono il lago come petali di un fiore. 

Il chakra del cuore lacustre è l’Isola del Garda; di intima potenza sono le meditazioni sull’isola nelle notti di luna piena, con le benedizioni trasmesse di donna in donna, di madre in figlia attraverso il simbolo del Fiore Rosso.

O quelle nel borgo antico di Campo, alto sulla costa orientale a ridosso del Monte Baldo, a cui la Terra del Garda ha riservato l’elemento Fuoco.

Ancora, sulla sponda opposta gorgheggia la cascata della Madonna del Rio a Salò, con il suo prezioso elemento acqua.

A sud, le Grotte di Catullo nella penisola di Sirmione esprimono l’elemento aria, con il soffio dell’Ora che l’accarezza; da qui, stese su un magico tappeto volante, il vento porta le anime sopra Riva fino al Monte Brione.

E’ la danza del Fiore Rosso rivolta ai quattro punti cardinali che attiva suoni, immagini, sensazioni, vissuti ognuno a modo proprio, senza giudizi o interpretazioni della mente; c’è chi prova un senso di calore o di pace o di eccitazione, tutto è permesso provare e vedere scorrere come in un film. Allora la mente diventa calma, smette di ondeggiare sul passato e sul futuro, si concentra sul presente qui e ora. Dalla meditazione sul respiro si può arrivare alla consapevolezza che il pensiero è, appunto, un pensiero-prodotto della mente, da osservare e lasciar passare, se si vuole raggiungere livelli profondi di introspezione. Come quelli che si percepiscono nella Yurta, alta sulle alture della costa occidentale del lago di Garda, altro luogo magico dove Astrid accompagna il raccoglimento e la contemplazione con suoni ancestrali che lei abilmente trae dai suoi strumenti: gong e koshi.

All’inizio è un bagno di suoni ad alta vibrazione per favorire la meditazione, alla fine il rintocco del gong sottolinea il risveglio dallo strano torpore che avvolge il viaggio nell’intimità, per non fare appassire il Fiore Rosso dell’antica sapienza trasmessa per via femminile, che ogni donna del Garda porta in sé. 

Carlita Moon Mother